Per doverosa informazione vi comunichiamo che malgrado abbiamo subito risposto alle maldicenze del Sindacalista riportate dalla testata giornalistica, chiaramente si sono guardati bene dal pubblicare! Buttare fango fa audience a differenza di dire la verità dei fatti e un buon giornalismo presuppone che una notizia vada preventivamente verificata prima di essere pubblicata. Avrebbe potuto/dovuto fare una semplice chiamata e chiedere se effettivamente esistevano segnalazioni inevase a firma del Sindacalista. Mi permetto di aggiungere che comunque l'OPI deve rispondere agli infermieri e non ai sindacati, ma nonostante
ciò, quando è stato sollecitato da questi ultimi, non ha fatto mancare il proprio supporto e questo è dimostrabile a chiunque abbia voglia o interesse a venire e verificare la posta protocollata in entrata ed uscita. La Diffamazione a mezzo stampa è un reato e l'intero consiglio alla prossima seduta valuterà le azioni legali da mettere in campo a tutela dell'immagine.
Spett.le AssoCareNews,
in riferimento all'articolo dal titolo: "Direttore Medico "costringe" Infermieri a fare gli OSS, soprattutto di notte!", pubblicato dalla vostra testata giornalistica sia on line che sulla pagina facebook il 13 novembre 2018, corre l'obbligo di rappresentare quanto segue.
Nel corpo dell'articolo si legge: "....a scendere in campo in difesa degli Infermieri non è stato l'Ordine professionale di Messina, che pure più volte è stato investito sull'argomento, ma i sindacati'. L'assunto è destituito di ogni fondamento, gravemente offensivo, diffamatorio, volto esclusivamente a gettare discredito sull'immagine e sull'operato dell'Ordine di Messina a tutto favore del sindacato e del suo rappresentante subito dopo menzionati.
Innanzitutto la sua formulazione lascia intendere che specifica funzione dell'Ordine professionale sia la difesa degli infermieri e che l'Ordine di Messina sia venuto meno a questo suo precipuo dovere. Niente di più errato.
L'art. 4 della legge n. 312018, comma 3, lettera a) chiaramente definisce gli ordini delle professioni sanitarie "enti pubblici non economici che agiscono quali organi sussidiari dello stato al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall'ordinamento, connessi all'esercizio professionale" e al comma 5 invece precisa "essi non svolgono ruolo di rappresentanza sindacale".
Tuttavia nonostante la legge abbia riservato un ruolo diverso da quello che il vostro articolo ha inteso insinuare, si precisa che l'Ordine di Messina, in tutte le sue componenti, non ha mai lesinato il proprio sostegno, ad onor del vero, a favore degli infermieri, naturalmente ogniqualvolta che l'Ordine sia stato investito formalmente della questione (tutto dimostrabile con posta in entrata ed in uscita a mezzo PEC).
Ma nel caso di specie, nessuna segnalazione è mai arrivata all'Ordine di Messina da [parte del sindacato di che trattasi e/o del suo rappresentante e, pertanto, assolutamente falsa è la circostanza "che pure più volte" l'Ordine professionale degli Infermieri di Messina sarebbe "stato investito sull'argomento".
Per quanto sin qui esposto, si chiede l'eliminazione dell'enunciato incriminato, con contestuale nota di rettifica, volta a ristabilire la verità, ossia che è assolutamente falso che l'Ordine di Messina sia stato investito della questione senza dare alcuna risposta e/o contributo.
Impregiudicate restando le eventuali azioni a tutela dell'immagine e della reputazione dell'Ordine nelle sedi che si riterranno più opportune e nei confronti di chiunque sarà ritenuto responsabile e soprattutto nei confronti di eventuali iscritti all'Ordine medesimo che si siano fatti promotori o abbiano scientemente veicolato la falsa attestazione, nei cui confronti ci si riserva anche
eventuale azione disciplinare, in linea con il pronunciamento del Consiglio Nazionale 13/10/2018 su condotta social iscritti agli Ordini Professionali degli Infermieri.
Antonino Trino - Presidente OPI Messina